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9 nov 2013

Letteratura

Letteratura


La letteratura è una forma di comunicazione diversa da quella ordinaria/comune: non ha fini pratici.
I suoi fini sono:
Svagare, far riflessioni, esprimere sentimenti/emozioni, sviluppa l'immaginazione, la sensibilità, ecc..
Il tutto in una forma:
Suggestiva, che colpisce, seduce, attrae, rimane impressa.
La letteratura ha tre filoni principali: testo narrativo (generalmente in prosa, raccontare storie); testo poetico (scrivere in versi, poesia); testo teatrale (per la recitazione e per la rappresentazione).
La comunicazione letteraria non necessariamente usa termini di linguaggio "alto" (parole difficili), può anzi essere forte, scurrile e dialettale purchè sia adeguata al tema e al contesto.

Narratologia

Narratologia= tutte le tecniche con cui si raccontano le storie. Un esempio di tecnica narrativa l'abbiamo con l'analessi (flashback).
Poema= lunga narrazione in prosa.
Poema Epico= poema che racconta le imprese degli eroi antichi.
Due esempi di Poema Epico:
  • Iliade: deriva da "Ilio", l'antico nome della città di Troia.
  • Odiessea: deriva da "Odisseo" il nome greco di Ulisse.
Il Romanzo
 
Una lunga narrazione in prosa si chiama romanzo; a differenza dei racconti nel romanzo ci sono più personaggi, più situazioni, più luoghi e più sviluppi temporali.
 
Il Saggio
 
E' un testo a bassissimo contenuto di fantasia; si basa su fonti, su documenti che l'autore deve indicare nella bibliografia.
 
Fonte Storica
 
E' una testimonianza scritta, orale, sotto forma di pitture, sculture, oggetti, monete, ecc..
Ci sono fonti storiche primarie e secondarie:
Le prime appartengono alla stessa epoca su cui faccio ricerca; le seconde appartengono a un periodo differente.      


Le Fiabe

  • Le fiabe raccontano una storia di fantasia che ha anche significati profondi da interpretare.
  • Le fiabe, inoltre, sono diverse dalla favola che ha una morale dichiarata e spesso presenta come  personaggi gli animali.
  •  Le origini sono lontanissime nel tempo: esse sono inizialmente tramandate oralmente. 
  • A partire dal XVII secolo e sopratutto nel 1800 alcuni autori le hanno raccolte e messe per iscritto. 
  • Iniziano con "C'era una volta in un paese lontano lontano": indicando l'imprecisione temporale (metastorica: al di là del tempo) e spaziale.
  • Sono state studiate da Vladimir Propp che ha individuato alcuni loro caratteri ricorrenti.

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