Read in english

29 gen 2014

Le Olimpiadi

Le Olimpiadi in Grecia

Le olimpiadi erano i giochi che gli antichi Greci festeggiavano in onore di Zeus, e si celebravano ogni quattro anni ad Olimpia, città sacra al padre degli Déi.
Le Olimpiadi erano una festa sportiva-religiosa che vedeva uniti tutti i Greci e facevano cessare ogni tipo di lotta e guerra durante il loro svolgimento; un mese prima, infatti, dall'inizio delle Olimpiadi, ovunque si smetteva di combattere affinchè gli atleti potessero allenarsi per poter partecipare ai giochi.
La data delle prime Olimpiadi in assoluto risale al 776 a.c., quando migliaia e migliaia di persone affluivano e si riversarono ad Olimpia, per vederne e gustarne i giochi.
I partecipanti selezionati arrivavano da tutti i territori della Grecia, anche dalle colonie più lontane.
Le gare erano solitamente individuali, cioè non erano a squadre, e l'atleta o il giocatore che vinceva, acquistava fama internazionale, diventando una persona molto importante, celebrata e rispettata ovunque.
Le Olimpiadi duravano solo cinque giorni e potevano assistere solo i cittadini liberi preselezionati (alle donne e agli schiavi era vietato).

Struttura dei 5 giorni

1- I Greci facevano offerte agli Déi, e gli atleti, completamente nudi, giuravano di gareggiare con lealtà e senza imbrogli.
2- Iniziavano le gare vere e proprie con le corse dei cavalli chiamate le "Quadriglie" (carri trascinati da quattro cavalli) e il "Penthatlon". 
Penta in greco vuol dire "cinque", infatti un'atleta doveva cimentarsi in cinque gare:
  • Il lancio del Disco
  • Il lancio del Giavellotto
  • Il salto in Lungo
  • La corsa
  • La lotta
3- Si facevano dei sacrifici a Zeus, per poi concludere le corse a piedi per tutti (la Fiaccolata)

4- C'erano le gare di pugilato e il "Pancrazio"

5- Tra feste, danze e banchetti, venivano premiati i gareggianti.

Il premio finale consisteva in una semplice corona d'ulivo, affinchè ambissero ai giochi coloro che non aspiravano nè al denaro nè alle ricchezze (onde evitare corruzzioni nei giochi).

28 gen 2014

Pressione/Legge di Stevin/Legge di Pascal/Principio di Archimede

La Pressione


La pressione è definita come la forza esercitata per unità di superficie.

La pressione atmosferica è pressione esercitata sulla superficie terrestre e a livello del mare dalla miscela dei gas che formano l'aria.

Vi sono molteplici unità di misura in uso per la pressione:

Pascal

Pascal (Pa): è l'unità di misura della pressione adottata nel Sistema Internazionale ed equivale alla pressione esercitata da 1 Newton sulla superficie di 1m2.
Il Pascal è una unità di misura molto piccola, per cui viene spesso utilizzato il KPa (kilopascal) che equivale a 103 Pa.
Valgono le seguenti equivalenze:
1 millibar (mbar) = 100 Pa
1 bar = 103 mbar = 100000 Pa

Atmosfera

atmosfera (atm): corrisponde alla pressione esercitata dall'atmosfera terrestre sul livello del mare alla temperatura di 0°C, a 45° di latitudine e con umidità relativa dello 0%.
Evangelista Torricelli nel 1644 misurò la pressione atmosferica a livello del mare e trovò che corrisponde alla pressione esercitata da una colonna di mercurio alta 760 mm sulla superficie di 1 cm2 e alla temperatura di 0°C.
Valgono le seguenti equivalenze:
1 atm = 760 mmHg = 101325 Pa
1 atm = 1,013 bar = 1013 mbar
1 atm = 1,033 Kg/cm2

Torricelli

torr: è una unità di misura che non fa parte del SI; prende il nome anche dimmHg e corrisponde alla pressione esercitata da una colonna di mercurio alta 1 mm.
Valgono le seguenti equivalenze:
1 torr = 1 mmHg
1 torr = 133,322 Pa
1 torr = 1,316 · 10-3 atm

Bar

bar: nel sistema cgs corrisponde alla forza esercitata da 106 dine* sulla superfici di 1 cm2.
Valgono le seguenti equivalenze:
1 atm = 1,013 bar = 101325 Pa
* una dina è la forza che bisogna applicare alla massa di 1 grammo per produrre una accelerazione di 1 cm/s2.



La Pressione

La pressione è una grandezza scalare definita come

il rapporto tra il modulo della forza (perpendicolare 

alla superficie) e l’area di questa superficie .

p= principio di pascal
  • Data una superficie fissata se la forza aumenta la pressione aumenta.
  • Data una forza fissata se la superficie aumenta la pressione diminuisce.

Nel sistema internazionale l’unità di misura della pressione è il Pascal (Pa)

                                               1Pa=principio di pascal

Principio di Pascal

La pressione esercitata su una superficie qualsiasi di un 

liquido si trasmette con lo stesso valore su ogni altra 

superficie a contatto con il liquido.

Esempio:consideriamo un fluido in un recipiente munito di

un’apertura chiusa da un pistone. Supponiamo in un primo

momento che il peso del fluido sia trascurabile.

Se esercitiamo su un pistone una forza notiamo che l’acqua

fuoriesce dal foro con un getto tanto più violento quanto

maggiore è l’intensità della forza agente sul pistone.

Se il foro viene praticato in un'altra posizione sulla parete il
risultato non cambia.

Ora, per studiare il fenomeno quantitativamente,

consideriamo due recipienti cilindrici aventi sezioni di

uguale area e contenenti un liquido. I due recipienti inoltre 

comunicano tra loro e sono dotati di un pistone.

Se esercitiamo una forza sul pistone di sinistra notiamo che 

il liquido solleva il pistone nel recipiente di destra. 

La forza si è così trasmessa da un recipiente all’altro. 

Per ristabilire l’equilibrio è necessario poggiare anche sul pistone di destra un peso uguale.

                                         principio di pascal

Il torchio idraulico
Sul principio di Pascal è basato un dispositivo, detto torchio idraulico, che si comporta da trasformatore di forza.
Il torchio idraulico è costituito da due cilindri muniti di uno stantuffo e comunicanti tra loro. Il torchio idraulico consente di tenere in equilibrio o sollevare un peso grande mediante una forza piccola.

          principio di pascal

La pressione che esercitiamo verso il basso sul pistone piccolo si trasmette per la legge di pascal al pistone grande, spingendo verso l’alto.
L’uguaglianza delle due pressioni sulle superfici principio di pascal e principio di pascal dei pistoni,
                                      principio di pascal = principio di pascal
Costituisce un equazione da cui possiamo ricavare la forza principio di pascal che esercitiamo per equilibrare la forza principio di pascal
                                     
principio di pascalprincipio di pascal principio di pascal
Se la superficie  principio di pascalè più piccola di principio di pascal, anche la forza principio di pascal è più piccola rispetto a principio di pascal ed è possibile equilibrare una forza più intensa con una minore.
Se esercitiamo una forza più intensa di principio di pascal, solleviamo il secondo pistone.
Il torchio idraulico funziona perché il liquido contenuto nei cilindri è incompressibile: a una diminuzione di un determinato volume di liquido in uno dei due rami del torchio corrisponde sempre un innalzamento del secondo pistone, dovuto allo stesso volume di liquido, che si trasferisce nell’altro ramo.




La Legge di Stevino

È uno dei principi fondamentali della statica dei fluidi.
Supposto il liquido omogeneo, la pressione idrostatica è in ogni suo punto interno direttamente proporzionale alla distanza dalla superficie libera, alla densità del liquido e alla accelerazione di gravità del luogo.
P = d g h
p= pressione
d= densità
g = accelerazione di gravità
h = altezza

Scusate ma non mi riconosce il link -.-' copiatelo come link nell'indirizzo URL del Browser per aprirlo. Scusate ancora.





Il Principio di Archimede



E' una delle leggi fisiche più "popolari" e l'immagine di Archimede che, uscendo dal bagno, esclama "eureka !!" fa parte del "bagaglio aneddotico" comune.


Il principio di Archimede riguarda l'interazione dei fluidi con i corpi che vi sono immersi. È così detto in onore di Archimede di Siracusa, matematico e fisico greco, vissuto nel III secolo a.C. che lo formulò nella sua opera Sui corpi galleggianti.


La legge di Archimede è la seguente :


un corpo immerso in un liquido riceve una spinta dal basso verso l'alto pari al peso del liquido spostato.


Il peso del liquido spostato è uguale al peso del liquido che occupa un volume uguale a quello immerso: perciò posso 
esprimere la legge di Archimede anche così:


un corpo immerso in un liquido riceve una spinta dal basso verso l'alto pari al peso del liquido che 
occupa un volume uguale a quello immerso.


La spinta di Archimede è anche detta spinta idrostatica.


IMPORTANTE!! La spinta di Archimede dipende solo dal volume immerso nel liquido! La forma del corpo, la sua composizione chimica, il suo peso, ecc... non hanno alcuna influenza su tale spinta, come abbiamo verificato in classe.


               FORMULE ESSENZIALI


Da un punto di vista matematico, la forza di Archimede è direttamente proporzionale al volume immerso: 

Farc= K V


K è la costante di proporzionalita: abbiamo affermato in classe che K è il peso specifico del liquido (gliq). Posso perciò scrivere:
FARC =PS.Vimm


Poiché gliq=gdliq, con dliq la densità del liquido e g=9,81
N/kg), posso scrivere anche:


FARC = gdliqVimm


Se il liquido che dà la spinta è l'acqua, FARC è facilmente calcolabile in quanto gH20=9,8N/dm³ e dunque:
 

FARC = 9,8N/dm³Vimm


Se invece la spinta è data da un altro liquido, bisogna conoscere la sua densità o il suo peso specifico.




GALLEGGIAMENTO DI UN CORPO


 

Cosa accade ad un oggetto che viene immerso in un liquido?


Se FPESO > FARC : Il peso è maggiore della spinta ed il corpo affonda.


Se FPESO < FARC : Il peso è minore della spinta ed il corpo risale in superficie.


Se FPESO = FARC : Il peso è uguale alla spinta ed il corpo galleggia.




 



Letteratura/Ordine narrativo/Struttura

Tempi Narrativi

Ordine Narrativo
 
Fabula e intreccio:
L'autore di un racconto sceglie la successione in cui esporre i fatti narrati. 
Può descrivere gli avvenimenti seguendo scrupolosamente il loro ordine logico e cronologico, rendendo più per il lettore la comprensione della vicenda.
In alternativa può decidere di anticipare degli eventi che in realtà sono avvenuti dopo, introdurre fatti anteriori o saltare interi periodi.

Ha quindi la possibilità di organizzare il materiale narrativo alterando la dimensione cronologica dei fatti.

  • Fabula: è l'ordine logico e cronologico di un insieme di fatti narrati.
  • Intreccio: è l'organizzazione dei fatti narrati così come è stata strutturata dall'autore e costituisce l'ordine narrativo. Quando l'intreccio segue l'ordine logico e cronologico la fabula e l'intreccio coincidono.
  • Analessi o Flashback: ripresa di eventi cronologicamente anteriori.
  • Ellissi: vuoti temporali.
  • Prolessi: anticipazione di eventi.

Per comprendere un testo bisogna smontarlo, analizzandone singolarmente gli elementi. il primo passo consiste nell'individuare le sequenze e i nuclei narrativi.
Le sequenze sono segmenti di testo di lunghezza variabile, che presentano una certa autonomia di contenuto.
Il limite tra una sequenza e la successiva è scandito da un cambiamento significativo nello sviluppo del racconto: uno spostamento nello spazio o nel tempo, l'arrivo di un nuovo personaggio, il verificarsi di un nuovo evento, l'inizio di un dialogo.
A seconda del particolare significato di cui sono portatrici, le sequenze possono essere:

  • Narrative: quando presentano le azioni dei personaggi e gli avvenimenti in cui essi sono coinvolti.
  • Descrittive: quando illustrano personaggi, stati d'animo, luoghi, ambienti e cose.
  • Riflessive: quando contengono opinioni e commenti o riflessioni sui pensieri del narratore o dei personaggi.
  • Dialogate: quando è presente un discorso diretto.


Le sequenze narrative e dialogate sono dinamiche in quanto determinano lo sviluppo del racconto; quelle descrittive e quelle riflessive sono invece statiche, poichè comportano un rallentamento, una pausa nella narrazione.
L'insieme di più sequenze narrative, accompagnate da sequenze descrittive e riflessive coerenti nel contenuto, costituisce un nucleo narrativo.
La struttura


Il testo narrativo si compone di una struttura-tipo così articolata:
  • situazione iniziale
  • rottura dell’equilibrio iniziale
  • evoluzione della vicenda in senso positivo o negativo
  • ricomposizione di un equilibrio diverso da quello iniziale
  • situazione finale.

Tale struttura si ripete continuamente nell’infinita varietà delle storie. Ogni testo narrativo è caratterizzato anche dalla presenza costante di alcuni elementi, senza i quali sarebbe impossibile costruire qualsiasi narrazione; essi sono:
la trama, le sequenze, la fabula e l’intreccio, i personaggi, il tempo e la durata della storia.

Per "TEMPO" della storia intendiamo il periodo "storico" in cui si svolgono i fatti. Può essere ben determinatose il narratore indica delle date precise,  oppure può essere ricavato attraverso degli indizi (abbigliamento, mezzi di trasporto, riferimenti tecnologici, ecc...).
Per "DURATA" si intende in quanto tempo si svolgono i fatti (ore, una giornata, mesi, anni, tutta la vita): fatti che durano poche ore possono avere uno sviluppo di pagine e pagine (dilatazione); fatti che durano per un lungo periodo possono essere narrati velocemente (compressione).
Nella narrazione di fatti anche lontani nel tempo si può usare il tempo presente (presente storico).

Personaggi

Il racconto si sviluppa intorno a dei PERSONAGGI.
 
I personaggi possono essere analizzati secondo:
  • L'aspetto
  • Il comportamento
  • I sentimenti/il Carattere
Essi possono essere presentati:
  • Dal Narratore
  • Da un altro Personaggio
  • Possono presentarsi da sè
In relazione al ruolo che i personaggi hanno nella storia, si possono cogliere le RELAZIONI, i rapporti che
hanno tra loro:
 
  • Positive (Amore, ecc)
  • Conflittuali (Antagonismo, ecc.)
  • Di Indifferenza (Neutrale)
Spesso, oltre ai personaggi umani, hanno una rilevanza
significativa, un ruolo importante per lo svolgimento
della vicenda:
 
1. Oggetti
2. Animali
3. Elementi del paesaggio

Le persone Fisiche e le loro capacità

Persone Fisiche e le loro capacità

I Soggetti del diritto, sono coloro che possono essere titolari di situazioni giuridiche e che le movimentano, compiendo atti giuridici. Sono in pratica i protagonisti del mondo giuridico.

La capacità giuridica si acquisisce alla nascita e si perde con la morte del soggetto.

I diritti fondamentali della persona sono molti. Ne indichiamo alcuni:
  •  Vita e integrità fisica: viene tutelato il diritto di vivere, il suo corpo, sia da atti esterni (es: stupro, violenza), sia da atti compiuti dallo stesso (vendita di organi, suicidio).
  • Nome e identità personale: Ogni umano è identificato alla nascita con nome e cognome personali. Tutela il proprio e impedisce ad un altro di usarlo.
  • Diritto d'immagine: Le immagini del soggetto o parti del corpo su video e giornali o social network, possono essere riprodotte solo col consenso della persona stessa.
  • Riservatezza o Privacy: Trattamento dei dati personali solo tramite consenso e solo per fini di contratto. Tutela le informazioni private della persona come malattie e scambi commerciali privati (Busta Paga).


La capacità di agire si acquisisce al compimenti del diciottesimo anno di età. Si tratta della capacità di compiere personalmente atti che modificano la situazione giuridica di un soggetto. Si acquisisce a 18 anni, perchè lo Stato italiano, presuppone che il soggetto abbia una "maturità" sufficiente per comprendere la capacità di "intendere" (capacità di comprendere cosa si sta facendo consciamente) e di "volere" (capacità consapevole e responsabile).
Si perde con la morte del soggetto o perchè esso diviene incapace.

Vi sono due tipi di incapacità: Assoluta e Relativa

L'incapacità Assoluta vi è quando un soggetto non può compiere alcun atto giuridico, non ne è in grado, in nessun modo. Esempi:
  • Minore d'età: compiono gli atti i "genitori" o i "tutori".
  • Interdetti giudiziari: sono gli abituali infermi mentali. Per loro il giudice assegna un "tutore".
  • Interdetti Legali: i carcerati con più di cinque anni ne vengono privati da il giudice. Tranne per il patrimonio che viene eseguito da un tutore
L'incapace Relativo invece e in parte capace di compiere atti giuridici ma non ha giudizio nel farlo. Per capirci possiamo prendere la categoria degli "inabilitati".

Essi non sono completamente incapaci di intendere e volere, ma possono creare problemi alla comunità (drogati, ignoranti, malati del gioco).
Il giudice li affida a un "curatore" per prendersi cura del soggetto e verificare che non creino problemi per loro stessi (perdita di denato, fame, ecc.) e agli altri.

La differenza tra Residenza, Domicilio e Dimora e la seguente:
  • Residenza: il soggetto vi vive in modo continuativo e regolare.
  • Domicilio: sede principale dei propri affari o interessi.
  • Dimora: il soggetto vi vive in modo temporaneo o per poco tempo. Per lavoro o per malattia.

22 gen 2014

Orientamento/Litosfera

Orientamento

I punti cardianali della Terra sono quattro: Nord, Sud, Ovest, Est.
Se ci volgiamo verso Sud, vediamo l'Est alla nostra sinistra.
Est o Oriente è il punto cardinale dove si vede sorgere il Sole, mentre l'Ovest o Occidente è il punto cardinale ove si vede tramontare il Sole.
Quando il Sole si trova davanti a noi e raggiunge la massima elevazione si trova a Sud o Meridione. Mentre la nostra ombra occupa il  Nord o Settentrione.

Litosfera

Termine che significa "Sfera di Roccia".

Tutte le rocce sono formate da "minerali": sono i mattoni fondamentali, con cui si costruisce la nostra crosta terrestre.

I minerali si classificano in base alla loro composizione chimica e da come si dispongono nello spazio (struttura interna cristallina).

Ci sono sette grandi famiglie (composizione chimica):
  • Silicati (Silicio)
  • Alogenuri (Elementi Alogeni)
  • Ossidi (Ossigeno)
  • Solfuri e Solfati (Zolfo)
  • Carbonati (Carbonio)
  • Borati e Fosfati (Boro e Fosforo)
  • Elementi Nativi (Oro, Rame)
Si distinguono inoltre in:
  • Lucentezza
  • Struttura interna degli atomi (secondo regole fisse)
  • Durezza (Tramite scala di Mos)
  • Colore (Attenzione alle impurità)
  • Sfaldatura
  • Densità
Rocce
Le rocce vengono classificate in base alla loro origine:
  • Magmatica (Ignee; granito): Esse sono classificate per temperatura di fusione delle rocce: da 700°C Basso Fondenti a 1200 °C dette Alto Fondenti. Inoltre si possono classificare in Intrusive ed Effusive: nelle "intrusive" si osservano i cristalli di crescita a occhio nudo (Granito), mentre nelle rocce "effusive" si osserva la composizione liscia e omogenea. (Ossidiana)
  • Sedimentarie (Arenaria; Argilla): si formano con 5 fasi:
  1. Disgregazione: agenti che influiscono: acqua, azione del'uomo, vento, ecc..
  2. Trasporto: vengono trasportate le polveri tramite vento, acqua, neve, ecc...
  3. Deposizione/Sedimentarie: si classificano in base alla grandezza dei frammenti della roccia.
  4. Compattazione: Guarda Litificazione sotto.
  5. Litificazione: l'acqua si separa e le rocce si cementificano con gli ioni.
  • Metamorfiche (Aumento di temperatura e pressione): si formano tramite due processi: "Metamorfismo di Contatto" o "Metamorfismo Regionale".
  1. Metamorfismo di Contatto:  avviene sotto la crosta terrestre, grazie al contatto con il magma o le alte temperature, c'è una parziale fusione e un  riarrangiamento dei minerali.
  2. Metamorfismo Regionale: interessa grandi aree di crosta terrestre che subiscono elevate pressioni (Es: formazione delle montagne).